Con la collaborazione:
 
BEL SIT Project
(Beni ambientali Emergenze culturali Locali nel Sistema Informativo Territoriale)
Obiettivo
       Aggiornare e implementare il repertorio dei beni naturali e culturali della montagna bolognese attraverso la realizzazione di un data-base georeferenziato supportato da un idoneo sistema informativo geografico.

Finalitą
   Stimolare nei cittadini, in particolare nei giovani, la presa di coscienza della complessità dell’ecosistema ed una più attenta conoscenza del patrimonio culturale ed ambientale, spesso “invisibile” per mancanza di consapevolezza.

La conoscenza del passato
     Negli anni ’70 si svolsero Campagne di Rilevamento dei Beni Culturali nelle Province di Bologna, Forlì e Modena. Esse portarono alla raccolta di una documentazione fotografica oramai di interesse storico. Di questo patrimonio si ebbe parziale diffusione attraverso pubblicazioni quali Territorio e Conservazione, I.S.E.A. e Ministero della Pubblica Istruzione, Edizioni ALFA, 1972, Bologna e Carta dei Beni Culturali e Naturali della Provincia di Bologna, Amministrazione Provinciale di Bologna, Edizioni ALFA, 1977, Bologna.  Successivamente l’Istituto Regionale per i Beni Culturali ha provveduto alla informatizzazione del repertorio fotografico ed in seguito alla costruzione di un Data-Base in cui sono catalogate circa 5.500 immagini, rilevate su tutto il territorio provinciale tra il 1970 e il 1975. Tale Data-base costituisce la memoria dell’edilizia storica più significativa dopo la documentazione rilevata da Luigi Fantini negli anni ’30 e nel primo dopoguerra.
Nel 1972 Lucio Gambi sottolineava la “… necessità che ogni iniziativa tesa ad impedire la decomposizione o il degrado delle caratteristiche culturali di questo ‘territorio’ sia deliberata e intrapresa come pubblico servizio a vantaggio di chi vi abita, con misure di tutela e di usufruizione sociale che si inquadrino rigorosamente in una operazione di riassetto degli insediamenti”. Un concetto quanto mai attuale ai giorni nostri, che dovrebbe stimolare nelle società che vivono i luoghi della montagna sentimenti di orgoglio  e volontà di conservazione e recupero delle emergenze, portato culturale e memoria storica della civiltà rurale. Oggi gran parte del patrimonio edilizio storico ha subito trasformazioni, spesso incongrue, o è parzialmente in rovina, come testimoniato da recenti rilevamenti effettuati sia in area appenninica che di pianura. Soltanto una precisa pianificazione volta alla tutela di ciò che rimane dell’edificato storico minore, suffragata dalla documentazione dello stato precedente al “degrado” può essere allora strumento di tutela di un portato culturale, ma anche fruitivo che sottende al concetto di “qualità ambientale”.

Il percorso metodologico
      Il progetto fa propria l’esigenza di salvaguardare le emergenze naturali e culturali presenti nella montagna bolognese pianificando da un lato il completamento del repertorio dei beni naturali e culturali attraverso la costituzione di un data-base georeferenziato supportato da un idoneo sistema informativo geografico, dall’altro una efficace campagna di sensibilizzazione da attuarsi presso le istituzioni preposte alla tutela del paesaggio e delle tipologie insediative in esso contenute nonchè tra le popolazioni residenti.

Si ritiene di significativo interesse l’integrazione dell'archivio fotografico esistente (5.800 immagini risalenti agli anni 1970-75 e riguardanti il territorio provinciale bolognese) con materiale fotografico più recente (1980-90 e 2005-07 per la sola area appenninica) al fine di disporre di una documentazione in grado di illustrare efficacemente le trasformazioni (o l’immutabilità)  del sistema insediativo in un arco temporale di quasi quarant'anni. Il rilevamento delle emergenze ambientali, con particolare riferimento agli alberi monumentali, alle essenze vegetali di pregio, agli affioramenti litologici caratteristici, agli aspetti geomorfologici singolari, alle rarità mineralogiche e paleontologiche, alle acque sorgive e agli habitat faunistici si affianca a quello delle tipologie edilizie nella logica di evidenziare, tra l’altro, le modalità con cui sino alla metà del ventesimo secolo l’uomo ha dimostrato di adattare i modelli dell’insediamento rurale alle condizioni dell’ecosistema.

Il relativo data-base,  georeferenziato e messo a disposizione attraverso il sito web, fornirà all’utente una significativa conoscenza del patrimonio naturale ed insediativo della montagna bolognese, consentendogli al contempo un’agevole visita ai luoghi di interesse mediante il supporto fornito dal moderno sistema di navigazione satellitare (GPS). Il sito viene dunque a configurarsi come strumento di supporto alla rete di accoglienza alberghiera ed agrituristica, valorizzando i territori illustrati e favorendo l’ideazione di percorsi ed itinerari personalizzati.

Slogan del progetto
     “Emergenza per i beni emergenti”
Autori: Gilmo Vinello, Matteo Benni, Giacomo Buganč, Vittorio Degli Esposti, Massimo Gherardi.